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Come scegliere la compartimentazione di impianti antisismici?

Posted by Donato Grecopiù di 7 anni fa

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Se stiamo progettando un impianto antisismico è giusto porre attenzione a come il sistema sarà sigillato in prossimità dell’attraversamento delle compartimentazioni.

Gli incendi a seguito di terremoti rappresentano un reale rischio, sia per la sicurezza di vite umane che per la protezione degli impianti e dei beni. I danni causati dal fuoco post-sisma (o la semplice interferenza tra impianto ed elemento di compartimentazione durante l’evento) possono causare gravi problemi tra cui:

  • rotture/perdite nelle tubazioni
  • danni alle apparecchiature meccaniche ed elettriche, comprese le attrezzature di emergenza, illuminazione
  • perdite di gas, con rischio di esplosione
  • vie di fuga bloccate ed inutilizzabili

Una volta che questi problemi sono stati gestiti, sarà anche necessaria la riparazione, la manutenzione e la nuova ispezione post-terremoto o a seguito di rinnovo del CPI.

In caso di un evento sismico le domande a cui rispondere sono:

  • che cosa succede in caso di incendio?
  • gli impianti funzioneranno dopo il sisma?
  • i prodotti antifuoco saranno in grado di mantenere l’integrità?
  • l’attraversamento sarà impermeabile all’aria e al fumo?



I prodotti di protezione passiva al fuoco sono obbligatori in Italia e regolati da specifica normativa, nonostante ciò nessuna regolamentazione o legge prevede requisiti sismici su tali prodotti.

In assenza di un apparato normativo specifico in grado di fornire indicazioni, sono stati condotti dei test di laboratorio per valutare il comportamento durante sisma di alcuni prodotti antifuoco. Le prove hanno visto l’applicazione di carichi ciclici quasi statici secondo il protocollo FEMA 461*, applicati su un singolo attraversamento mentre la parete veniva fissata. Durante la prova sono state rilevate le deformazioni del sistema di sigillatura e la tenuta all’aria. Successivamente, il sistema è stato sottoposto a test di resistenza passiva al fuoco, simulando gli effetti di un incendio post-terremoto.

Sono stati condotti in aggiunta dei test su scala reale su tavola vibrante presso l’University of California, San Diego.

Alcune evidenze dai test ci forniscono utili indicazioni su come scegliere il sistema antifuco più idoneo per affrontare un sisma:

  • I prodotti pre-ingegnerizzati si rivelano in genere maggiormente tolleranti alle deformazioni rispetto ai sigillanti. I sistemi installati prevalentemente “a secco” mostrano un comportamento migliore rispetto ad altre soluzioni


Tra i prodotti non pre-ingegnerizzati, quelli con alto grado di intumescenza mostrano un comportamento migliore rispetto ai comuni materiali non espansivi(Schiuma antifuoco CFS-F FX)
L’impiego di controventi per il sostegno degli impianti in prossimità degli attraversamenti è altamente consigliato per limitare il movimento assoluto degli stessi. Le valutazioni ETA dei sistemi antifuoco forniscono delle indicazioni sulla distanza minima del sistema di supporto dell’impianto dalla compartimentazione. L’installazione di controventi antisismici in prossimità della compartimentazione consente di ridurre gli spostamenti relativi, aumentando la capacità di compensazione della sigillatura.


Puoi trovare maggiori dettagli nel Manuale Antifuoco Hilti e nella Sezione Progettisti dedicata alla Protezione passiva al fuoco.

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