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Impianti antincendio: le linee guida dei vigili del fuoco per il sisma

Posted by Donato Grecopiù di 7 anni fa

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Nonostante non si registrino frequentemente incendi a seguito di un terremoto, il rischio di propagazione del fuoco e dei suoi effetti aumenta sensibilmente dopo un evento sismico.

Infatti, considerando la formula Rischio (R) = Pericolosità (P) x Vulnerabilità (V) x Esposizione (E), il terremoto agisce sui primi due fattori di valutazione del Rischio di incendio:


  • cresce la pericolosità, ovvero la possibilità che l’incendio scaturisca, causato dalla fuoriuscita di gas combustibili o esplosivi in prossimità di fiamme o dal cortocircuito degli impianti elettrici a seguito di perdite d’acqua e allagamenti, entrambi i fenomeni causati dalla rottura dei servizi essenziali.
  • Aumenta la vulnerabilità dei sistemi di protezione attiva (in caso di collasso o interruzione della funzionalità degli impianti antincendio e sprinkler) o dei sistemi di protezione passiva (danneggiamento dei compartimenti, porte antincendio o sistemi di ripristino delle compartimentazioni degli impianti, già discusso in un precedente articolo).


A seguito del terremoto de L’Aquila, il Dipartimento dei Vigili del Fuoco ha pubblicato la guida tecnica “Linee di Indirizzo per la riduzione della vulnerabilità sismica dell’impiantistica antincendio”, definendo i requisiti minimi, i criteri progettuali e alcune prescrizioni per la progettazione sismica di questi sistemi.


L’obiettivo delle linee guida è la riduzione della vulnerabilità dei sistemi di protezione attiva, con particolare focus su edifici di importanza strategica al fine di garantire l’erogazione dei servizi essenziali durante il post-sisma.


Vediamo quali sono i passaggi necessari per soddisfare le richieste delle linee guida:



Entrando più nel vivo delle linee guida, vengono forniti alcuni criteri riguardanti la strategia di progettazione, con particolare attenzione al layout (privilegiando per esempio l’installazione degli elementi più pesanti in fondazione, per ridurre l’azione sismica sull’impianto), all’eliminazione delle interferenze con le strutture e alla cura dei dettagli costruttivi di ogni singolo componente.


Un’indicazione preziosa è data dall’interasse massimo dei controventi nelle due direzioni, chiamati ad assorbire le azioni sismiche orizzontali, a seconda del diametro nominale del tubo. Queste informazioni possono essere utili per determinare l’interasse massimo anche per altre tipologie di impianto, in assenza di altri riferimenti normativi.




Puoi trovare il link per il download della linea guida nel nostro sito nella sezione dedicata alle Normative. Se vuoi ulteriori informazioni o consigli su come calcolare supporti antisismici, lascia un commento descrivendo la tua applicazione.



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