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Intervento all’Università degli Studi di Bari

Posted by Nicola Branchinipiù di 7 anni fa

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Sostituzione del solaio di copertura dell’aula VII della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Bari “A. Moro” – A cura dell’Ingegner Pietro Ciammarusti dello Studio Tecnico C.N.C. s.s.t.p. (BA)


Nel Luglio 2010 si verificò un dissesto nel solaio di copertura di un’aula della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Bari; la semplice caduta di poca polvere attraverso un controsoffitto a doghe non fu sottovalutata dall’Area Tecnica dell’Università, che, attraverso i suoi responsabili, avviò immediatamente un ‘indagine conoscitiva per appurare le cause dell’accaduto.


La rimozione del controsoffitto mise in luce una situazione piuttosto grave di dissesto, legato all’improvvisa rottura per taglio di una serie di travetti in c.a. del solaio di copertura dell’aula; il solaio non cadde rovinosamente solo grazie all’armatura inferiore dei travetti, ben ancorata alla trave portante.



Il progetto ha previsto il collegamento del nuovo solaio alle strutture portanti (travi) tramite barre di acciaio ad aderenza migliorata ancorate con resine epossidiche; é noto che in tali tipi di collegamenti rivestono grande importanza la resistenza del calcestruzzo, l’interasse degli ancoraggi, la distanza dal bordo e la lunghezza di ancoraggio.str

Per questo motivo sono stati previsti dei saggi per le successive prove di resistenza a compressione mediante l’uso delle Carotatrice a Diamante Hilti DD 130 su telaio DD-ST 130 (Ora sostituita dalla DD 150-U su telaio DD-ST 150-U CTL).



Per l’inghisaggio delle nuove armature è stata scelta la Resina epossidica ad alte prestazioni HIT-RE 500, con Valutazione ETA e Marcatura CE specifica per riprese di getto di calcestruzzo.

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Essendo l’inghisaggio previsto su un calcestruzzo esistente, anche a distanza ravvicinate dai bordi, è stato deciso di effettuare delle prove di trazione per la verifica della qualità dell’ancoraggio: sono state eseguite 5 prove con un tiro pari al doppio del carico atteso, senza registrare alcun cedimento del sistema.

Per la demolizione dei solai esistenti sono state esaminate diverse possibilità operative e si é optato per una demolizione controllata, eseguita con l’utilizzo di macchine tagliatrici a disco, in grado di sezionare l’orizzontamento inducendo nella struttura vibrazioni minime; una volta “snervato” il solaio con tagli paralleli all’orditura, si è proceduto con la demolizione a mano in modo da modificare i regimi statici delle strutture limitrofe in maniera graduale.



L’intera operazione è stata eseguita con la massima cautela e cura, allo scopo di conservare intatte e indeformate le armature del solaio messe a nudo. Terminata la preparazione degli appoggi sono stati tracciati i fori per l’ancoraggio delle barre e si é infine passati all’ancoraggio vero e proprio delle monconature previste, al montaggio dei blocchi di solaio in EPS e all’armatura integrativa.



Puoi trovare l’articolo completo sul numero #20 di Progetti & Tecnologie



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