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Le novità delle NTC 2018: ancoranti sismici per uso strutturale

Posted by Riccardo Figolipiù di 5 anni fa

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Il 22 marzo del 2018 sono entrate in vigore le nuove Norme Tecniche per le Costruzioni definite nel D.M. 17 gennaio 2018 (per brevità “NTC2018”) a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 20-2-2018. Aspettando la circolare esplicativa, in cui sono attesi degli approfondimenti sui temi più innovativi, sono già molti i punti di attenzione su cui concentrarsi, in particolare per quanto riguarda la qualifica degli ancoranti per uso strutturale.
In particolare, in riferimento al capitolo 11, la norma indica che gli ancoranti ad uso strutturale debbano essere qualificati in presenza di azioni sismiche secondo la categoria C2.
Vediamo cosa cambia rispetto al passato e approfondiamo il significato di certificazione C2. 

Cosa cambia rispetto alle NTC del 2008?

Nelle NTC08 l’ancoraggio veniva definito come prodotto per uso strutturale innovativo, per il quale era necessario pervenire alla Marcatura CE in conformità a Benestare Tecnici Europei, ovvero una ETA (European Technical Approval).
Con le nuove Norme, ferme restando le indicazioni delle precedenti, al capitolo 11.4 gli ancoranti assumono una rilevanza maggiore e viene richiesta la prestazione C2 per tutti gli ancoranti in presenza di azioni sismiche, come riportato nell’estratto di seguito.


Cosa significa categoria sismica C2

Come già trattato in un precedente articolo, un ancorante con Valutazione ETA può essere classificato nella categoria ETA C1 ed ETA C2. Questa definizione è presente all’interno dell’ETAG 001 Annesso E (richiamato dalle nuove NTC) pubblicato già nel 2012.
L’Annesso E, richiamato nelle NTC 2018, in tabella 1.1 del paragrafo 1.2 introduce il concetto di categoria sismica C1 e C2 in funzione dell’accelerazione al suolo, della classe d’uso dell’edificio e del tipo di applicazione per la quale è utilizzato l’ancorante.


Qual è la differenza tra C1 e C2
Sempre secondo l’annesso E dell’ETAG 001 gli ancoranti devono superare dei testi meno stringenti per soddisfare la prestazione C1 e più severi per la prestazione C2

  • Per la qualifica C1 vengono effettuati test di prova con fessure di 0.5 mm nel materiale base e carichi ciclici a taglio e a trazione.
  • Per la qualifica C2 le prove sono di due tipi sia a taglio che a trazione. Nel primo test l’ancorante è installato in corrispondenza di una fessura di 0.8 mm e sollecitato ciclicamente fino a rottura, mentre nel secondo test il carico viene incrementato a step mentre la fessura varia la sua larghezza ciclicamente fino a un massimo di 0.8 mm. Di seguito una rappresentazione del test per soddisfare la prestazione C2.


Dove controllare se un ancorante è certificato C2
Il documento che riassume le prestazioni dell’ancorante è la Dichiarazione di Prestazione (D.o.P.), dove è possibile verificare per quali diametri lo specifico ancorante soddisfa le prestazioni sismiche C1 e C2.
Mentre all’interno della D.o.P. sono espresse le caratteristiche essenziali del prodotto, nella certificazione ETA sono indicate le prestazioni in ogni scenario, come già trattato in un precedente articolo.

Scarica le voci di capitolato Hilti per applicazioni strutturali, o scarica il software di calcolo Profis Anchor, utile per il calcolo in condizioni sismiche degli ancoranti. Cliccando in carico sismico e selezionando categoria C2 nella sezione Carichi è possibile progettare gli ancoranti in accordo alle nuove NTC2018. Puoi anche acquistare il nuovo PROFIS Engineering per una progettazione completa del sistema piastra e ancorante tramite un potente metodo agli elementi finiti CBFEM.

Nei prossimi articoli vedremo i parametri che intervengono nel dimensionamento sismico dell’ancoraggio.
Commenta o fai una domanda, ricorda che per qualsiasi dubbio il nostro team di ingegneri è a tua disposizione.

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