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Soluzioni sismiche per elementi non-strutturali nella base Nato di Vicenza

Posted by Donato Grecoquasi 7 anni fa

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Il complesso che ospitò nel 1955 le prime truppe americane al termine della seconda guerra mondiale è stato interessato da un importante intervento di allargamento e riammodernamento.
La costruzione della nuova base è iniziata ufficialmente nei primi mesi del 2008 e ha previsto la realizzazione di una cinquantina di strutture ed edifici di varie dimensioni, la maggioranza dei quali realizzati ex-novo, alcuni invece ristrutturati, su una superficie complessiva di circa 6 ettari.
Una delle caratteristiche principali del progetto è stata quella di seguire sia le norme italiane che quelle americane. Le scelte progettuali da questo punto di vista sono state particolarmente attente a coniugare i vari aspetti dei diversi codici, garantendo un elevato standard costruttivo in termini di sicurezza in caso di sisma, dedicando particolare cura allo studio avanzato del fissaggio degli elementi non-strutturali per resistere alle azioni sismiche di progetto.

Vediamo due esempi di applicazioni.

Supporti rigidi per gli elementi di illuminazione
Per gli elementi sospesi è possibile seguire due approcci per la progettazione:

  • realizzare un collegamento rigido (a) mediante sistemi di controventatura nelle due direzioni orizzontali, in grado di assorbire le azioni inerziali sismiche;
  • realizzare un collegamento flessibile (b), in grado di “isolare” l’elemento dalla struttura nei confronti delle azioni orizzontali. Seguendo questo approccio è necessario lasciare uno spazio di oscillazione sufficiente al fine di evitare il martellamento con gli elementi secondari e con le strutture adiacenti. È inoltre necessario verificare che il sistema stesso non subisca danneggiamenti a causa delle inflessioni o spostamenti differenziali dovuti al sisma


Nel progetto in questione si è scelto di seguire il primo approccio (collegamento rigido) evitando in questo modo che l’oscillazione dei punti luce potesse danneggiare il contro-soffitto.


Il calcolo del fissaggio dei quadri elettrici
I quadri elettrici sono stati ancorati alla pavimentazione considerando l’azione orizzontale applicata al centro di massa dell’elemento (leggi l’articolo sulla verifica dell’ancoraggio per macchinari industriali).


Per il calcolo del sistema di ancoraggio è stato utilizzato il Software PROFIS Anchor, modellando la base dell’elemento come una piastra rigida e applicando le reazioni necessarie per la verifica al ribaltamento.


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