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Intervista all'Ing. Davide Luraschi: il ruolo del professionista antincendio

Posted by Nicola Branchinipiù di 4 anni fa

Dalla Fire Safety Academy, una panoramica sui professionisti di oggi

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La prima edizione della Fire Safety Academy si è svolta il 3 giugno 2019 alle Officine del Volo (ex Officine Caproni) di via Mecenate, a Milano. L’incontro ha visto la partecipazione dei più accreditati esperti di sicurezza antincendio, a livello nazionale e internazionale, che hanno trattato temi legati alla progettazione, alla gestione del cantiere, all’asseverazione finale, con attenzione sulla sicurezza antincendio, vista come un fattore vincente nell’edilizia moderna. Abbiamo raccolto alcune interviste ai relatori che trovate in questo e altri articoli all'interno di questa sezione.

Il ruolo del progettista antincendio è sempre in evoluzione per garantire la sicurezza e protezione al fuoco nel mondo delle costruzioni. Durante la Fire Safety Academy, abbiamo avuto modo di intervistare l’ing. Luraschi ingegnere della sicurezza antincendio, docente di Ingegneria della sicurezza antincendio al Politecnico di Milano ed Consigliere dell’Ordine degli Ingeneri della Provincia di Milano.

La presentazione completa dell'Ing. Luraschi


Come è cambiata la responsabilità dei Professionista Antincendio in seguito al D.P.R. 151/2011?
Già con il DPR 12/01/1998 N. 37 che ha introdotto la Dichiarazione di Inizio Attività, la responsabilità del professionista antincendio era aumentata, con il D.P.R. 151/2011 questa responsabilità è diventata decisamente maggiore seguendo la tendenza nazionale a responsabilizzare sempre di più i professionisti e manlevando ed alleggerendo il carico di responsabilità e di lavoro delle istituzioni.
In particolare proprio con il D.P.R. 151/2011 e con la SCIA VVF, il Professionista, insieme al titolare dell’attività, si sostituisce a tutti gli effetti ai Vigili del Fuoco autorizzando di fatto l'esercizio dell'attività con asseverazioni e con la documentazione relativa attestano che l'attività in oggetto rispetta il progetto Antincendio e le norme di sicurezza Antincendio

Quali aspetti è bene che il Professionista Antincendio ispezioni attentamente durante il rinnovo periodico della SCIA VVF?
Il Professionista Antincendio per il rinnovo periodico si deve esprimere sull’efficienza e funzionalità di:

  • impianti protezione attiva antincendio
  • prodotti e sistemi per la protezione di parti finalizzati ad assicurare la caratteristica di resistenza al fuoco;
  • prodotti e sistemi per la protezione di elementi portanti delle opere di costruzione finalizzati ad assicurare la caratteristica di resistenza al fuoco.

Rispetto alla precedente “perizia giurata”, viene esteso l’ambito di competenza (originariamente limitato agli impianti di protezione attiva) anche ai prodotti ed ai sistemi per la protezione passiva delle opere di costruzione, finalizzati ad assicurare la resistenza al fuoco.


Il Professionista Antincendio deve, ove vi siano le condizioni necessarie, asseverare, a seguito di controlli e delle verifiche effettuate, che per gli impianti finalizzati alla protezione attiva antincendio e/o prodotti e sistemi per la protezione passiva, sono garantiti i requisiti di efficienza e funzionalità, di cui alla/e SCIA – CPI originari.

Vi sono dei punti essenziali e fondamentali però.


  1. È chiaro che Il Professionista Antincendio deve aver effettuato un sopralluogo. Non ci si può limitare a “raccogliere” documentazione o verbali di prove effettuate da altri.
  2. Il Professionista Antincendio conferma e dichiara l’efficienza e la funzionalità dei sistemi oggetto di rinnovo. Non l’efficacia. Efficienza e Funzionalità rimandano allo stesso concetto di immutabilità delle caratteristiche originarie di progetto.


Qui, in particolare, entra di prepotenza il tema della deontologia professionale. Se il professionista deve e può dichiarare l' ”efficienza” e la “funzionalità” di un impianto, ma si accorge che lo stesso non è “efficace” a mio giudizio ha dovere il avvisare il titolare dell'attività.


Quali sono le attività che al giorno d'oggi hanno un rischio incendio maggiore e ricadono nella categoria C? Quali raccomandazioni può dare ai proprietari di queste attività?

Le attività categoria C sono attività generalmente complesse con un certo grado di pericolosità.

Possono essere dotate di regole tecniche come anche non esserci.

Al di là quello che già prescrive la normativa per le singole attività un consiglio che sicuramente è a favore della sicurezza è quello di elaborare un buon documento di Gestione della Sicurezza Antincendio (GSA) ma soprattutto di condividerlo con tutti i responsabili e di attivare le procedure previste, facendo le dovute prove e manutenzioni.

E’ questo il vero valore aggiunto in termini di sicurezza che i titolari di attività più avveduti possono dare, in quanto la sicurezza non si fa semplicemente applicando una norma come fosse un “balzello” ma applicando un principio ed un metodo.



Ringraziamo l'ingegner Davide Luraschi per l'intervista e per il suo contributo alla Fire Safety Academy.

Se vuoi approfondire ulteriormente i temi della Fire Safety Academy, trovi l'intervista ad un altro relatore dell'evento, ingegner Michele Rainieri, a questo link.
Puoi vedere tutte le presentazioni complete utilizzate dai relatori della Fire Safety Academy.

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