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Monte Echia: ancoraggi nel pozzo di collegamento a Santa Lucia

Posted by Nicola Branchinipiù di 7 anni fa

HY200,SCALA,Profis anchor,Ancoraggio,calcolo

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La conclusione dei lavori di costruzione di un pozzo con corpo scala ed elevatore di collegamento tra Santa Lucia e Monte Echia darà accesso a una delle vedute più belle e caratteristiche di Napoli e del suo Golfo.


Il pozzo in questione è posizionato all’interno di Monte Echia, una collina in tufo che rappresenta la prima zona d’insediamento della città, la cui storia risale al VII secolo. All’epoca questa era l’unica via che permetteva un collegamento tra il porto e la città.


L’intervento nella sua complessità ha previsto la realizzazione di una galleria ed un pozzo entrambi in cemento armato. La galleria ha un raggio interno di 225 cm e un’altezza costante di 325 cm, questa si collega ad un pozzo con diametro al lordo delle strutture di 15 m e altezza di 56 m.



Il pozzo di collegamento prima dell’installazione della scala di emergenza



L’ascensore e la scala di sicurezza saranno l’accesso al panorama di Monte Echia partendo da Via Chiatamone (zona Santa Lucia).


La struttura portante della scala di sicurezza è realizzata con travi IPE 240 ancorante alla parete di calcestruzzo perimetrale del pozzo mediante piastre rettangolari. Ogni piastra è retta da 12 barre filettate M20 ancorate per una profondità di 250 mm fissate con l’ancorante chimico vinilestere ibrido HIT-HY 200-A.



Una delle piastre di collegamento ancorante con il sistema di ancoraggio chimico vinilestere ibrido HIT-HY 200-A


La scelta di ancoranti chimici vinilestere ibridi ha diversi vantaggi per questa applicazione:

  • essendo una resina a rapido indurimento (solamente 30 minuti a 20° di temperatura esterna), consente di velocizzare le operazioni in cantiere, garantendo un tempo sufficiente di installazione per fori di questa profondità;
  • è particolarmente indicato in presenza di fori orizzontali (non richiede infatti fori sub-orizzontali come per le malte colabili);
  • la dimensione del foro richiesto è molto inferiore rispetto a quello previsto per le malte colabili tradizionali (solamente 22 mm per una barra filettata M20). Questo faciilita sensibilmente l’installazione, riducendo il rischio di interferenza con i ferri d’armatura esistenti.

Per arrivare a questa soluzione, la verifica degli ancoraggi è stata effettuata attraverso il Software PROFIS Anchor utilizzando il metodo Sofa, che consente di studiare piastre con configurazioni variabili, non contemplate dalle linee guida ETAG 001.



Un estratto del report di calcolo per una applicazione studiata attraverso il Software PROFIS Anchor


Durante la fase di esecuzione sono stati inoltre ispezionati alcuni fissaggi installati mediante delle prove di trazione in situ.

La prova di trazione in situ durante i lavori di esecuzione


Si ringraziano l’ing. Vincenzo De Lucia (progettista delle strutture), l’ing. Fabio Mastellone di Castelvetere (Direttore dei Lavori), e il geom. Alfonso Orlando (Monte Echia S.c.a.r.l.) per la gentile concessione.



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