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Compartimentazioni di impianti e normativa parte 2: il DM 16.02.2007

question.postedBy Donato Grecoquasi 5 anni fa

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In un precedente articolo, abbiamo visto quali sono i punti chiave presenti all’interno del Codice di Prevenzione Incendi per la progettazione dei compartimentazioni attraversate da impianti. Anche qui, parliamo del dettaglio di sigillatura di impianti quando questi attraversano le compartimentazioni, dove secondo il CPI, bisogna prevedere prodotti che ripristinano il funzionamento di tenuta al fuoco, ai fumi e alla temperatura della compartimentazione.

I tre riferimenti sono: il Codice di Prevenzione Incendi (DM 3 Agosto 2015); il Decreto Ministeriale 16.02.2007 (classificazione di resistenza al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi) e le linee guida Europee (ETAG 026 ed EN 1366).

Vediamo cosa dice il DM 16.02.2007


Decreto Ministeriale 16.02.2007


Il DM 16.02.2007 ha l’obiettivo di definire la classificazione di resistenza al fuoco sia per prodotti che per elementi costruttivi per i quali è prescritto il requisito di resistenza al fuoco ai fini della sicurezza in caso d’incendio.
Un punto di rilevante importanza è riportato all’art.2 dove viene definito che la resistenza al fuoco dei prodotti o degli elementi costruttivi può essere determinata attraverso prove, calcoli oppure con confronti tabellari.
All’art. 3 vengono successivamente definite che è possibile ottenere la classificazione di resistenza al fuoco tramite due metodologie: la certificazione ETA e quindi la marcatura CE oppure il rapporto di classificazione sperimentale fatto per la specifica applicazione
Nell’ambito specifico di classificazione mediante prove, all’art. 4 viene definito che in questo caso la certificazione del prodotto è garantita all’interno del campo di diretta applicazione del risultato di prova. Questo significa che per poter garantire la classificazione di resistenza, lo specifico caso ritrovato in cantiere deve avere le stesse caratteristiche dimensionali e materiali che sono riportate nella certificazione

È possibile però predisporre un fascicolo tecnico nel caso di variazioni dell’elemento classificato predisponendo:

  • Elaborati grafici
  • Relazione tecnica
  • Parere tecnico positivo sulla completezza


Il punto cruciale del DM 16.02.2007 si trova all'interno dell’allegato A, dove il DM presenta una dettagliata lista di elementi costruttivi con: norme europee di riferimento, i simboli e la richiesta prestazionale per la classificazione di resistenza. Gli elementi costruttivi individuati dal DM sono:

  • Elementi portanti con funzione antincendio
  • Sistemi per la protezione di parti o di elementi portanti
  • Parti o elementi non portanti
  • Prodotti destinati a sistemi di ventilazione
  • Prodotti destinati all’uso nelle istallazioni tecniche
  • Prodotti da utilizzare nei sistemi del fumo e calore


Per lo specifico punto della compartimentazione di impianti la tabella di maggiore interesse è la A.4.5 che tratta i “sistemi di sigillatura di fori passanti e giunti lineari” (di seguito un estratto)


È quindi facilmente deducibile che in fase di progettazione di attraversamenti di impianti non si parlerà più di classe “REI” ma parleremo di classe “EI” ed i prodotti dovranno assicurare tenuta al fuoco e ai fumi (E) e tenuta al passaggio di calore (I).

Quali sono le soluzioni quindi?

In questo caso è molto importante tenere in considerazione che la sola certificazione non sempre è sufficiente a rendere un certo prodotto idoneo per l’applicazione progettata o realizzata, ma con l’introduzione della validità del campo di applicazione, l’applicazione trovata in cantiere deve essere la stessa che viene riportata in certificazione. Altrimenti il produttore e il progettista devono disporre il fascicolo tecnico.

In questo caso è quindi indispensabile verificare che il campo di applicazione incluso all’interno della certificazione ETA di un prodotto, sia lo stesso dell'attraversamento progettato. Di seguito è riportato un esempio di informazioni di dettaglio che è possibile trovare all’interno di una certificazione ETA di un prodotto certificato CE, per valutare i limiti di utilizzo del prodotto (nel caso specifico è stata utilizzata la certificazione ETA del collare per tubazioni combustibili CFS C EL)


Domande o dubbi sui prodotti da utilizzare? Consulta la sezione dedicata sul sito o lascia qui un commento

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